Nessuno vuole lasciarsi sfuggire potenziali clienti. Eppure in questi ultimi anni un canale di acquisizione importante come l’email marketing sembra essere stato accantonato da molte piccole e medie aziende, abbagliate dal più esaltante social media marketing.
L’email marketing sembra aver perso il suo splendore. Ma l’email marketing continua ad essere importante e soprattutto a dare risultati. Quindi chi decide di escluderlo dal marketing mix aziendale perde solamente interessanti opportunità di vendita.
Ma noi non vogliamo che questo accada, giusto?
Una premessa
Facciamo solo una veloce considerazione. Ci impegnamo tanto essere presenti con successo sui Social Network, per avere quanti più follower possibili. Ma questi follower non sono “nostri”. Sono importanti, ci aiutano ad ampliare il nostro business, talvolta ci forniscono utili suggerimenti grazie ai loro commenti e alle loro critiche. Ma non sono nostri. Sono del Social che ci sta “ospitando”. Se la nostra pagina viene chiusa o se quel canale perde di appeal e viene disertato, che fine fanno i nostri importantissimi utenti?
Crearsi una propria lista di nominativi è una delle attività più importanti da intraprendere. Ed è importante iniziare subito, ma se ancora non siete convinti, ecco
6 validi motivi per cominciare ora
1. L’email è personale
Arriva direttamente nella tua casella di posta e tramite l’email puoi inviare l’offerta giusta al giusto momento per quell’utente. Inoltre è personalizzabile al massimo, a partire dall’oggetto del messaggio, il nome del destinatario e l’incipit del messaggio stesso. Strutturando il contenuto sulla base delle sue passate attività si può indurre il lettore a leggerne il contenuto, percependo un legame più personale.
2. L’email marketing è permission-based
L’utente tramite il double-optin fornisce espressamente il consenso a ricevere comunicazioni da quel specifico fornitore/sito/lista etc.
3. L’email marketing crea engagement.
Essendo una forma di direct marketing, l’email marketing è per definizione finalizzata a far compiere un’azione all’utente: iscriversi ad un evento, acquistare un prodotto scontato entro una certa data, etc…
4. L’email marketing consente di costruire un rapporto di fiducia con il proprio utente
Tramite un’attività regolare che, se ben gestita (comunicazioni non troppo frequenti, ma regolari, mirate e di utilità), fa crescere la relazione e accresce la brand awareness e il traffico al sito.
5. L’email marketing è misurabile
Fissate le metriche con le quali si intende valutarlo, è facile misurarne i risultati. Se poi l’obiettivo è quello di aumentare le vendite è facile anche calcolarne il ROI.
6. È economico
Ultimo vantaggio, ma da non dimenticare, è che l’email marketing è economico! Costa considerevolmente meno rispetto a mettere in piedi una campagna di Direct Marketing (tramite posta tradizionale, per intenderci). Una campagna di direct marketing infatti ha costi non indifferenti di stampa dei materiali e di invio, nonché di gestione del database di contatti. Chiaramente l’email marketing non è un’attività a zero spese. I costi variano (ad esempio, in base a quale strumento si utilizza per l’invio delle mail – ce ne sono gratuiti e a pagamento – etc), ma rimarranno nettamente più contenuti e la gestione complessiva dell’attività risulterà decisamente più facile e veloce.
Ora che vi abbiamo convinti dell’importanza di un’attività di email marketing (lo abbiamo fatto, vero?), ecco come metterla in pratica in 6 step.
6 step per iniziare (o re-iniziare) con l’email marketing
1. Scegli la piattaforma più adatta a te
In base alle tue esigenze specifiche puoi scegliere tra 2 tipologie di servizio:
– Soluzione “in-house”: questa soluzione prevede di acquistare un software di gestione delle email da installare su un server proprietario. Questa soluzione necessita competenze tecniche specifiche.
– Soluzione SaaS (Software as a Service): un produttore di software sviluppa e gestisce la piattaforma di invio e gestione delle email e la mette a disposizione dei propri clienti via web, tramite abbonamento. Il servizio più famoso è MailChimp, ma sul mercato sono disponibili diversi fornitori, alcuni gratuiti altri a pagamento.
Solitamente la scelta dipende dal tipo di utilizzo che se ne fa: dall’ampiezza della propria mailing list e dalla quantità di invii che si intende effettuare oltre alle competenze tecniche che si possiede.
Se si opta per una soluzione “in affitto” è importante considerare i seguenti fattori:
- che sia compatibile con il tuo sito
- che ti assicuri i più alti tassi di consegna (deliverability)
- che ti consenta di gestire più liste di utenti o segmenti, per poter effettuare invii su target specifici
- che ti permetta l’integrazione con altri software
- che possa gestire invii automatizzati
- che offra template di creazione email e che tali template siano responsive (le mail spesso vengono lette da Mobile)
- che consenta di effettuare A/B test (al fine di ottimizzare i risultati della tua campagna)
- che ti fornisca una reportistica dettagliata e un buon supporto post vendita
2. Fai crescere il tuo database di email offrendo contenuti di valore
Per partire con una campagna di email marketing devi possedere già un buon database di indirizzi email. Se hai già la tua mailing list sei a buon punto. In caso contrario lo devi creare e poi farlo crescere.
Come? Offrendo contenuti di valore!
Solo in questo modo gli utenti vi forniranno il loro (prezioso) indirizzo email, offrendo quello che viene chiamato “lead magnet”, un contenuto “di un certo peso” fornito gratuitamente a fronte dell’iscrizione alla tua mailing list.
Quali? Tanto per fare qualche esempio, potreste produrre degli e-book o dei white paper, delle guide in pdf da scaricare, delle checklist, dei video o dei mini-corsi, delle infografiche. Oppure potreste offrire degli sconti, dei coupon o dei free sample, etc
3. Tipologie di messaggi
Possiamo individuare 3 tipologie principali di messaggi.
- risposte automatiche: sono così definite quelle email inviate secondo una specifica sequenza che viene preimpostata, a partire dal messaggio di benvenuto.
- email transazionali: sono le mail di conferma successive ad una specifica azione dell’utente come ad esempio l’iscrizione alla newsletter o un acquisto. Essendo i tassi di apertura di queste email “di servizio” molto più alti, vengono solitamente sfruttati per azioni di upselling oppure per richieste di feedback sul servizio o per inviti ad iscriversi ad un diverso servizio o spingere un ulteriore sconto su un diverso prodotto etc
- email promozionali: sono i classici messaggi commercial per spingere un nuovo prodotto/servizio o un’offerta speciale. Possono legarsi ad occasioni speciali per l’utente (anniversari o compleanni) o generiche ricorrenze (Natale, San Valentino, Carnevale etc..)
Una sequenza corretta potrebbe essere la seguente:
Messaggio di Benvenuto > Contenuto > Contenuto > Contenuto > Contenuto > Contenuto > Promozione
*Messaggio di Benvenuto: è la prima email che viene inviata, quella in cui si ringrazia l’utente per l’iscrizione e per aver accettato di prendere parte al proprio “mondo” alla propria “filosofia”. Il messaggio di benvenuto inoltre è importante per avere conferma dell’avvenuta iscrizione. Il double opt-in è oramai uno standard nella creazione di liste e garantisce un livello di sicurezza maggiore.
*Contenuto (seconda, terza, quarta e quinta email): le mail successive, che verranno inviate secondo una scadenza predefinita, ad esempio settimanale, consistono nell’invio all’utente di contenuti a forte valore aggiunto (e gratuiti). L’utente deve percepire che questi contenuti sono riservati esclusivamente a lui in quanto iscritto alla newsletter.
*Promozione: dopo una certa quantità di mail a carattere puramente informativo, si può inviare una email commerciale contenente un’offerta esclusiva, una promozione etc…
Si potrebbe anche essere più aggressivi e aumentare la frequenza dei messaggi promozionali, questo dipende molto da voi, dai vostri obiettivi. Fate solo attenzione a non inviare troppo frequentemente ai lettori messaggi puramente commerciali, altrimenti è molto probabile che cancellerà la propria iscrizione!
4. Format delle email
Se avete delle basi tecniche e grafiche potete realizzare voi stessi il vostro format. Non mi dilungherò in questa sede su come realizzarlo, ma vorrei sottolineare un punto, il format per l’email è importantissimo che sia responsive, cioè che sia visibile correttamente anche da mobile! In caso tu non sia un tecnico, i principali servizi di email marketing forniscono una varietà di template tra cui scegliere e da personalizzare tramite interfacce grafiche semplici ed intuitive, senza la necessità di imparare alcuna riga di codice o programmi di grafica! Quindi scarica quella che rispecchia meglio le tue esigenze e parti con la tua prima email!
Se nessun template ti soddisfa, non esitare, contattaci subito e uno dei nostri web designer realizzerà un format personalizzato esclusivamente per te o per la tua azienda!
5. Form di iscrizione
E’ importante che il form di iscrizione presente sul tuo sito/blog o landing page sia ben visibile e semplice, con pochi campi obbligatori.
L’unico vero campo necessario è l’indirizzo email, oltre al nome (per poter personalizzare le comunicazioni con gli utenti).
Inserisci una check box per la privacy e prevedi un double opt-in con email di conferma dell’iscrizione.
6. Analisi dei risultati e testing per migliorare le performance
I dati che comunemente ottieni sono i tassi di apertura (open rate), il numero di click (click rate), la percentuale di messaggi che non può essere consegnato (bounce rate) e il numero di quanti decidono di disiscriversi (unsubscribe).
Un buon tasso di apertura sta ad indicare di fatto che hai azzeccato l’oggetto della tua mail (le mail di servizio invece hanno sempre ottimi tassi di apertura). Il vero indicatore del successo della tua email è il click through rate (CTR), il quale sta ad indicare quanto è persuasiva la tua email e la proposta in essa contenuta (lead magnet, offerta di vendita scontata, iscrizione ad un servizio etc) rispetto a quel target.
Altra metrica importante è il tasso di conversione (conversion rate), un po’ più complesso da misurare e da valutare in quanto dipende anche da altri fattori che esulano l’attività di email marketing in se’ e per se’…
Infine, per migliorare la tua attività testa quanti più elementi puoi:
Fai quello che viene chiamato un A/B test. Metti alla prova 2 differenti tipologie di email dividendo esattamente il tuo target e vedi che risultati avranno in termini di apertura e CTR.
Prova testando:
- due diversi oggetti
- differenti body copy e/o call to action
- differenti look&feel
- orari diversi in cui effettuare l’invio (o giorni della settimana)
I risultati potrebbero sorprenderti!
Conclusioni
Fai quanti più test puoi e dedica del tempo ad analizzare i risultati della tua attività di email marketing. Se hai bisogno di aiuto, di una consulenza per partire o se preferisci affidarti completamente a degli esperti, non esitare a contattarci!
Risorse:
http://blog.scoop.it/2016/01/21/getting-started-with-email-marketing-achieving-email-speed-part-1/
http://marketingzen.com/5-email-marketing-secrets-for-boosting-conversions/
http://www.ninjamarketing.it/2016/08/02/lo-stato-di-salute-dellemail-marketing-nel-2015-parola-dordine-efficienza/